Sorbus graeca - Sorbo meridionale
Sorbo meridionale
E' un’arbusto o un piccolo albero caducifoglio della famiglia delle Rosaceae. Facendo riferimento al sistema Raunkiær, la forma biologica varia da Fanerofita cespugliosa a Fanerofita arborea, pur rimanendo invariate le altre caratteristiche morfologiche.
In Sardegna è presente nelle aree calcaree del settore centro-orientale ove, forse per necessità, tende a vegetare in ambiente rupicolo dove è più probabile che assuma una forma cespugliosa. Qui è protetto dal vorace morso degli animali erbivori che non disdegnano le fronde di alberi e arbusti. Non mancano esemplari arborei, i quali, tuttavia, non sembrano essere completamente affrancati dalla forma cespugliosa. Infatti non assumono spiccate caratteristiche arboree come, ad esempio, nel Sorbus aria presente in ambiente siliceo sui monti del Gennargentu. Tuttavia, alcuni esemplari raggiungono un'altezza di sei-otto metri.
Le foglie sono picciolate, di forma ovata, a base cuneata, con il margine irregolarmente dentato. Le dimensioni sono piuttosto variabili, anche nel rapporto lunghezza/larghezza, le misure maggiori riscontrate sono circa 6x9 centimetri. Hanno cinque o sei (più raramente fino a sette) nervature laterali ben marcate. Il numero delle nervature fogliari distingue Sorbus graeca (già Sorbus aria subsp. cretica) da Sorbus aria (già Sorbus aria subsp. aria) che ne ha circa il doppio. Le foglie sono lucide e di colore verde chiaro nella pagina superiore, con un fitto strato di lanugine biancastra in quella inferiore. Questo tomento è parzialmente presente anche sulle gemme, sui peduncoli, sui pedicelli e sui frutti ove, in alcune parti, tende a mantenersi fino alla maturazione.
Le gemme sono di colore verde-bruno e sono permeate da un sottile strato viscoso che le rende lucide alla vista e appiccicose al tatto. Questa è la seconda caratteristica distingue Sorbus graeca da Sorbus aria che ha le gemme non viscose.
I fiori, di colore bianco, sono riuniti in corimbi. La fioritura avviene a maggio-giugno.
I frutti sono costituiti da piccole ma numerose bacche ovoidi (talora sub-sferiche) dal diametro maggiore di circa un centimetro. Assumono un colore rosso intenso alla completa maturazione che avviene a settembre-ottobre, quando ormai stanno cadendo, o sono già cadute, le foglie. Nei frutti maturi sono generalmente ben evidenti i sepali eretti e sporgenti. Questa è la terza caratteristica che distingue Sorbus graeca da Sorbus aria che, invece, mostra i sepali appressati al frutto. La polpa interna è di colore aranciato e ingloba dei piccoli semi bruni (da due a quattro, secondo i nostri riscontri). I frutti sono commestibili. Il loro sapore ci è sembrato poco significativo, ma non sgradevole.
La presenza di Sorbus graeca (Sorbo meridionale) è stata da noi riscontrata sui rilievi calcarei della Sardegna centro-orientale: Perda Liana, Montarbu di Seui, Monte Novo S. Giovanni e Monte Corrasi. Le immagini allegate sono riferite alle prime due località.
Nota di Botanica sistematica
La presenza della specie in Sardegna non era stata ancora rilevata ed è stata da noi opportunamente segnalata (cfr. Mereu G., 2015 - Notulae alla checklist della Flora vascolare Italiana, 19: 2109. Inform. Bot. Ital., 47(1): 68).
(18 maggio 2015)
(Ultima revisione:25/02/2018)
Torna alla pagina:
Piante caratteristiche della Sardegna
Torna alla pagina:
Flora della Sardegna