Gennargentu
Nell'immagine, ripresa dal versante orientale, è indicata la posizione delle quattro punte del Gennargentu e dei due valichi che lo delimitano in senso nord-sud.
Punta Florisa non è facilmente distinguibile da questa distanza e da questa posizione.
Punta La Marmora non è chiaramente inividuabile anche se si può intuirne la posizione.
Punta della Croce è invece individuabile poichè si intravede la grande croce.
Punta Su Sciùsciu, che sul posto è quella che si distingue maggiormente, è piuttosto distante da questo lato della montagna e rimane nascosta dal bordo di essa e da un altro cucuzzolo. Per lo stesso motivo non è visibile Genna Orisa.
La punta Su Sciùsciu (in italiano Il Crollo) è chiamata così nelle vecchie carte IGM e dalle persone del posto. Anche Alberto La Marmora nel suo Voyage en Sardaigne - troisième partie (1857) la denominava in questo modo. Nelle nuove carte IGM essa è invece indicata come Bruncu Spina. Ma il "vero" Bruncu Spina (la seconda montagna della Sardegna) si trova a circa tre chilometri, verso nord-ovest, come si evince dalle medesime carte.
Visto dal lato settentrionale, dalle pendici di Punta Paulinu, il Gennargentu cambia completamente aspetto:
Le quattro punte viste da vicino:
Punta La Marmora (1834 metri s.l.m.) e Punta della Croce (1828? metri s.l.m.)
Punta Florisa, 1822 metri s.l.m.
Punta Su Sciùsciu, 1823 metri s.l.m.
(Ultima revisione: 24/01/2021)