Il monte Perda Liana - La Flora e altre particolarità - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

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Ilex aquifolium
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Il monte Perda Liana - La Flora e altre particolarità

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    La vegetazione di Perda Liana è caratterizzata da varie specie tipiche dei terreni carbonatici, rare nei restanti monti del Gennargentu, prevalentemente di natura silicea.
Segnalo:

Eliantemo giallo (Helianthemum croceum)

Piccola cistacea a portamento prostrato. La bellissima fioritura avviene a maggio-giugno

Eliantemo di Moris (Helianthemum morisianum)

Altra cistacea a portamento prostrato. La fioritura varia dal bianco al rosa ed avviene a maggio-giugno

Issopo di Corsica (Micromeria filiformis subsp. cordata)

Piccola pianta rupicola endemica esclusiva della Sardegna

Zafferanetto di Requien al centro e Morisa a destra (Romulea requienii e Morisia monanthos) Due endemismi tipici della Sardegna

Prezzemolo di Sardegna
(Ptycothis sardoa)

Pianta endemica esclusiva della Sardegna

Sorbo meridionale
(Sorbus graeca)
Arbusto o piccolo albero dai frutti commestibili che maturano in autunno.

Dafne spatolata
(Daphne oleoides)

Piccolo arbusto relativamente diffuso sul Gennargentu. Qui sopravvivono alcuni esemplari adattati allo stato rupicolo.

Allium chamaemoly
(Aglio minuscolo)
E' un curioso e raro aglio nano considerato tipico delle aree costiere o, tuttalpiù, collinari.
Qui è stata rinvenuta, un po' sorprendentemente, una piccola colonia a milleduecento metri di altitudine.

Similmente, desta una certa sorpresa la presenza di questa piccola veronica, assai rara in Sardegna.
Veronica acinifolia
(Veronica a foglie di Acinos)
Pianta minuscola ma che attira l'attenzione per il fiore particolare

E' inoltre presente la flora che è in comune con le aree silicie come il Timo (Thymus herba-barona) e la Rosa di Serafini (Rosa serafinii).
Queste ed altre piante sono state inserite nello slideshow che invito a visionare.



L'immagine in alto a sinistra riproduce un disegno tratto da Voyage en Sardaigne - troisième partie di Alberto [Ferrero] della Marmora, 1857, digitalizzato da Google Ricerca Libri. Quella a destra è invece una fotografia recente.
Confrontando le due immagini si può notare che la morfologia della montagna non sembra, ovviamente, molto cambiata, sebbene la roccia calcarea che costituisce il torrione sia soggetta ad un continuo e relativamente rapido disfacimento.
Quel che sorprende è che sembra siano tutt'ora presenti le tre piante di Acero minore
, o trilobo (Acer monspessulanum) che  A. La Marmora, oltre 150 anni or sono, aveva riportato nel disegno.
Per le due piante poste a livello inferiore, di cui riporto le fotografie riprese a distanza ravvicinata, non dovrebbero esserci molti dubbi. Per la terza, quella posta più in alto,  c'è maggiore incertezza poiché, come si può osservare, sono presenti due macchioni con varie specie di piante, tra cui un vecchio Acero
che dovrebbe essere quello disegnato da A. La Marmora.

I due Aceri minori  (Acer monspessulanum), a sinistra quello ubicato al livello più basso (il più vecchio e quindi più probabile che sia lo stesso visto da A. La Marmora), a destra l'altro, posto nei primi contrafforti del torrione. Si notino, a sinistra dell'immagine, le fronde di un terzo Acero che cresce ancora più in alto, nel primo gradone di roccia .

Una Pernice sarda  (Alectoris barbara) si allontana lentamente e sospettosamente. L'incontro a Perda Liana con questo bel volatile è  purtroppo occasionale.

L'ultimo fossile
I fossili marini, un tempo abbondanti, da come scriveva lo stesso La Marmora (op. cit.) sono ormai scomparsi

Frammento di ossidiana
Ritrovamenti come questo testimoniano la presenza dell'uomo già in epoca neolitica, soprattutto nel versante orientale

Come ci si arriva
Il bivio per Perda Liana è situato tra Lanusei (NU) e Villanova Strisaili (NU). Partendo da Lanusei, in direzione di Nuoro,  dopo avere superato il bivio Carmine (deviazione per Gairo, Seui, Isili) e il bivio per Arzana, dopo alcuni km di svolta a sinistra per Perda Liana. L'incrocio, a sinistra per chi proviene da Lanusei (NU), è  preannunciato da un cartello in entrambi i sensi di marcia, non è invece attualmente presente alcuna indicazione nel bivio medesimo. L'indicazione stradale non segnala Perda Liana ma Tonneri, Gennargentu ed altre località, non ci rimane che seguire queste indicazioni.
Imboccata questa strada, ci si imbatte in breve in una diramazione: il lato destro, costeggiando il lago artificiale Alto Flumendosa
porta verso il bivio di Arquerì, posto tra Ussassai (NU) e Seui (NU) sulla S.S. 198; quello sinistro porta a Gairo Taquisara (NU), anch'esso sulla S.S. 198.
Più avanti le due strade sono collegate tra loro da un bretella che conduce, appunto a Perda Liana
. Quindi  sarebbe indifferente percorrere l'una o l'altra. Tuttavia è consigliabile svoltare e sinistra, per Gairo Taquisara. Seguendo questo itinerario si ha una visione panoramica molto bella man mano che ci si avvicina a Perda Liana. Al ritorno si può proseguire chiudendo l'anello e passando dal lungolago.
Si può posteggiare l'auto in prossimità di un cancello con vista su Perda Liana
. In circa 45 minuti, percorrendo un agevole sentiero, prima in falsopiano, poi affrontando decisamente il pendio, si arriva alla base del torrione. A questo punto si può compiere un giro completo attorno ad esso per ammirare sia la formazione rocciosa che si innalza verticalmente sia la particolare vegetazione tenacemente aggrappata alla roccia.
E' inoltre consigliabile compiere un ulteriore percorso intorno alla montagna ad un livello più basso, caminando in senso orario. Il sentiero, facilmente individuabile sulla sinistra, prima della salita finale, è segnalato come Anello di Perda Liana
. Si avrà una visone completa e spettacolare del torrione in un susseguirsi di forme e figure diverse.

Per il significato di Perda Liana, rimando alla pagina:

Etimologia e significato di Perda Liana


(10 settembre 2008)
(Ultima revisione: 24/01/2021)

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