Video Le cascate estive di Sadali e Seulo - ATLANTIDES: Miscellanea di Ambiente, Natura, Cultura

     Durante la lunga estate mediterranea, la Sardegna è caratterizzata dalle spiagge affollate ma anche dalla siccità e aridità del suolo derivate dalla forte insolazione e dall’assenza di precipitazioni che si protrae, spesso, per molti mesi. Tuttavia, ci sono alcune aree che sembrano appartenere a un mondo diverso, con fitti boschi, ruscelli e cascate perenni.

Nel territorio tra i comuni di Sadali e Seulo si estende una lunga vallata boscosa, stretta tra ripide pareti di rocce carbonatiche. A monte, ai lati opposti della vallata, ci sono due grotte aperte al pubblico che costituiscono una frequentata attrattiva turistica: Grotta Is Janas nel territorio di Sadali e Grotta Domus de Janas in quello di Seulo.

A livello escursionistico potrebbe essere più interessante scendere nella vallata sottostante che è facilmente accessibile dall'area di entrambe le grotte. Si entra così in un ambiente ameno, coperto dal bosco e ricco di ruscelli perenni con rapide, cascate e cascatelle. Per una normale escursione può essere sufficiente seguire i sentieri e i numerosi cartelli indicatori.

- Cascata 1 (Su Stampu 'e su Turrunu),

- Cascata 2,

- Cascate 3 (Piscina 'e Licona),

- Cascata 4.

Tutte le riprese sono state fatte negli anni al 2015 al 2023, sempre nel periodo tardo estivo (dal 15 agosto al 2 settembre).

Per la Cascata 1 sono presenti due riprese riferite ad anni diversi e per la Cascata 2 le riprese sono cinque, relative ad altrettanti anni differenti.

La Cascata 2 ha la particolarità, in anni diversi, di scendere con un flusso singolo oppure doppio.

Per la Cascata 3 sono presenti due filmati, realizzati nella stessa occasione, ma da due angolature diverse.

Le riprese sono state effettuate con la funzione video della fotocamera per cui perdonateci qualche incertezza.

Le riprese statiche, forse un po' noiose, possono essere considerate il giusto sfondo per accompagnare il sommesso e rilassante fruscio dell'acqua.

Scendiamo verso valle seguendo il sentiero e i cartelli e, lasciandoci la grotta alle spalle, dopo circa 15 minuti arriviamo a un primo torrente che attraversiamo su un ponticello e, procedendo lungo il sentiero che lo costeggia, dopo una decina di minuti arriviamo alla Cascata 1 (Su Stampu 'e su Turrunu). Aggiungo che l'ultimo tratto del sentiero è costituito a una scalinata un po' ripida ma corredata da un passamano in corda d'acciaio.

Per la sua singolarità (l'acqua scende attraverso un foro dalla volta di un'ampia sporgenza di roccia) è la cascata più nota e l'ho considerata come punto di partenza ideale del filmato e della visita alle altre grotte. Inoltre, è l’unica indicata, con l’apposito simbolo, nella carta IGM (Istituto Geografico Militare) 1 : 25 000 e, sul posto, con un cartello.

La Grotta 2 (quella del flusso singolo o doppio) si trova a un centinaio di metri di cammino ma occorre risalire un po' le scale per poi scendere, sul lato destro, per un breve tratto di sentiero. La cascata è incastonata tra due strette pareti rocciose. E' ben visibile dal ponticello del sentiero ma, per una visione ottimale, occorrerebbe avvicinarsi un po', destreggiandosi con attenzione sul letto del ruscello.

Le Cascate 3 e 4 si trovano nel versante opposto della vallata. Occorre, pertanto, tornare a Su Stampu 'e su Turrunu e proseguire lungo il percorso che costeggia il lato destro del ruscello originato dalla confluenza delle Cascate 1 e 2. Più avanti, il percorso segue un altro ruscello secondario. Dopo dieci minuti arriviamo all'area di Funtana de Pedassu, dove giunge anche l'itinerario proveniente dalla Grotta Domus de Janas di Seulo.

A Funtana de Pedassu, un cartello indica la direzione, alla nostra sinistra, per Piscina 'e Licona. Scendiamo verso questo ruscello secondario lungo una mulattiera e, in breve tempo, lo attraversiamo su un ponticello, passando così alla sua riva destra.

Poco più avanti si ha la confluenza con il ruscello che raccoglie le acque di Su Stampu 'e su Turrunu e dalla Cascata 2. Da questo punto, il ruscello ormai ingrossato, è indicato nella suddetta carta IGM come Rio Trassadioni.

Il cammino prosegue, a distanza variabile, lungo il corso del torrente, il primo tratto nella mulattiera e, in seguito, in un agevole sentiero.

Dopo circa venti minuti, il rumore dell'acqua ci indica che siamo arrivati alla Cascata 3 (Piscina 'e Licona) alla quale si accede tramite un breve sentiero laterale. Questa cascata ha un suo fascino particolare perché è formata da varie cascatelle che si insinuano, seminascoste, tra le pareti rocciose e alcuni grossi massi che ricoprono l'alveo.

La Cascata 4 si trova a circa cento metri più a valle e, dopo essere tornati sul sentiero principale, ci si arriva in pochi minuti. La cascata è vicina al sentiero e, con le dovute cautele, può essere osservata dall'alto. Per discendere fino all'alveo e alla base della cascata, abbiamo utilizzato un passaggio che parte dall'alto, a destra del punto di osservazione. E' relativamente semplice ma l'inizio è un po' seminascosto, anche a causa della poca frequentazione. Oltre ad individuare, con attenzione, il passaggio giusto, occorre considerare che, in certi ambienti, con il passare del tempo la situazione è, per natura, soggetta a cambiamenti.

La Cascata 4 è quella più alta e con il più vasto laghetto alla sua base e, essendo posta più a valle rispetto alle altre tre, ha un maggiore flusso d'acqua.

Un breve sentiero, che si origina dal sentiero principale, porta facilmente all'alveo del ruscello ma un po' più a valle rispetto alla cascata. E' interessante arrivarci ma, a causa dell'ambiente scosceso, il posto non ci è sembrato idoneo per raggiungere la pur vicina base della cascata.

Il sentiero principale prosegue ancora verso valle ma appare ormai un po' abbandonato.

Sulla via del ritorno, poco dopo l'inizio della risalita finale verso la Grotta Is Janas, converge una strada sterrata. La utilizziamo come percorso alternativo per tornare al punto di partenza iniziale.

Lungo il percorso, tra le varie cose interessanti, un cartello segnala un sentiero, alla nostra destra, che indica un Belvedere che è distante alcune centinaia di metri. E' utile arrivarci per avere una visione d'insieme che comprende il punto iniziale di partenza e l'intera vallata sottostante. (La foto allegata con il panorama della parte superiore della vallata è stata ripresa proprio da questa posizione).

Come si può osservare dalla foto panoramica della vallata, l'elemento dominante è costituito dalla fitta vegetazione arborea. Ma, percorrendo i sentieri, si possono notare anche alcune interessanti piante erbacee.

Tra le varie specie erbacee trovate in fase di fioritura, segnalo e allego la foto di Circaea lutetiana (Erba maga comune), pianta curiosa e assai rara che, personalmente, ho visto solo in quest’area; Stachys corsica (Betonica di Corsica) e Borago pygmaea (Borragine di Sardegna), entrambe sono piante endemiche della Corsica, della Sardegna e dell'Arcipelago Toscano.

Segnalo anche la presenza di Campanula forsythii (Campanula di Forsyth) una pianta endemica esclusiva della Sardegna. E' caratterizzata dai bei fiori azzurro-violacei ma la fioritura è primaverile per cui, ad agosto, è in fase di fruttificazione.

Aggiungo la presenza di due interessanti piante officinali: Melissa officinalis subsp. altissima (Melissa selvatica) e Sanicula europaea (Erba fragolina), entrambe a fioritura primaverile. Ma la prima, avendo un periodo di fioritura più lungo, ad agosto può avere ancora qualche fiore.

Per quanto riguarda la flora, ho considerato molto positiva la presenza di cartelli con la segnalazione e la scheda informativa di varie piante.