Viola reichenbachiana - Viola silvestre
Viola silvestre
E' una ianta erbacea perenne, Emicriptofita scaposa con gemme svernanti al livello del suolo, non stolonifera, appartiene alla famiglia delle Violaceae.
La parte perenne, che spero si possa notare abbastanza chiaramente dalle immagini, è legnosetta. Su di essa si sviluppano i germogli dell'anno con steli fiorali eretti e ramificati, con foglie sia basali sia cauline, con stipole all'ascella delle foglie e nell'ultimo nodo in prossimità del fiore. Le stipole fogliari sono lineari-lanceolate, piuttosto lunghe (abbiamo stimato una media di circa otto mm), dotate di frange, più lunghe ed evidenti in quelle basali. La coppia di stipole della parte alta del caule, nel nodo privo di foglie in prossimità del fiore, sono di ridotte dimensioni e, tendenzialmente, sono già secche al momento dell'antesi.
Le foglie sono lungamente picciolate, hanno la lamina cuoriforme con l'apice poco appuntito, le pagine glabre e lucide, quella inferiore di colore più chiaro e le nervature evidenti, il margine è crenulato. Misurano circa trenta millimetri di lunghezza per venti di larghezza.
I fiori sono singoli su ogni asse fiorale che, come già detto, è caratterizzato da ramificazioni fogliose. Hanno la corolla di colore violaceo uniforme, striature longitudinali leggermente più scure e una piccola area biancastra in prossimità della fauce, caratterizzata anche da una corta peluria bianca. Sono inoltre dotati di un corto e tozzo sperone (circa quattro-cinque mm) di colore anch'esso violaceo.
Il calice è formato da sepali lineari-lanceolati lunghi circa sei-otto mm ed hanno una brevissima appendice squadrata.
L'altezza complessiva delle piante, al momento dell'antesi, è di dodici-quindici centimetri.
La fioritura avviene a primavera inoltrata, principalmente nel mese di maggio.
La Viola reichenbachiana (viola silvestre) è una tipica abitatrice dei freschi boschi di latifoglie ed è diffusa in tutta l'Italia.
La descrizione che ne abbiamo fatto è rigorosamente riferita a una piccola stazione che abbiamo rinvenuto sui monti del Gennargentu, a circa 1200 metri di altitudine, all'ombra di un fresco ontaneto, praticamente in associazione con l'Aquilegia nugorensis. Ovviamente anche le immagini presentate si riferiscono allo stesso gruppo di piante.
(18 maggio 2012)
(Ultima revisione: 20/12/2015)
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