Stachys glutinosa - Stregona spinosa (Betonica fetida)
Natura > Piante endemiche della Sardegna
Betonica fetida, Stregona spinosa
E’ una pianta perenne, Camefita fruticosa, appartenente alla famiglia delle Labiatae (o Lamiaceae) avente un'altezza media di circa cinquanta centimetri.
Nel suo insieme, la pianta si presenta come un cespuglio tondeggiante, molto ramificato, con i vecchi rami che tendono a divenire spinescenti a causa di peduncoli e pedicelli sottili e induriti. Tuttavia non è una pianta spinosa nel senso letterale del termine.
Le foglie inferiori sono di maggiori dimensioni e di forma lanceolata con il margine ampiamente dentato-crenato. Le superiori sono più piccole, lineari-lanceolate e con il margine generalmente intero.
I fiori sono spesso disposti in coppie e sono portati da infiorescenze allungate e irregolari all'apice dei rami.
Il calice è campanulato e suddiviso in cinque denti lanceolati acuti di misura sub-eguale ma, talora, asimmetrica.
La corolla è bilabiata e mostra un caratteristico labbro inferiore trilobato, molto più sviluppato e appariscente di quello superiore. Il colore è generalmente bianco ma assume talvolta sfumature rosate o violacee o, più raramente, il lobo superiore mostra particolari striature violacee, come in alcune immagini allegate.
Il periodo di fioritura è molto lungo e perdura dalla primavera fino all'autunno.
Il frutto è costituito da nucule ovato-trigone di colore bruno scuro aventi due lati piani (quello di contatto con le altre nucule) e uno convesso. (Le nucule sono frutti indeiscenti che potrebbero essere scambiati per semi. In realtà il seme si trova al loro interno protetto dal duro rivestimento).
Stachys glutinosa (Betonica fetida, Stregona spinosa) è una specie fortemente aromatica e l'odore pungente può, per taluni, risultare fastidioso. Tuttavia, la definizione volgare di "Betonica fetida" è quantomeno esagerata. A questo proposito (chiedendo scusa per l'esempio un po' truculento) si può citare l'uso generalizzato che veniva fatto di questo piccolo arbusto in Sardegna per la bruciacchiatura delle setole dei maiali macellati, segno evidente che veniva apprezzato l'aroma che lasciava negli animali. Per questo motivo è conosciuta come bruschiadinu, bruschiarinu, abbruschiadinu e simili. Gli stessi termini possono essere riferiti anche ad altre specie, qualora siano localmente utilizzate per il medesimo scopo.
E' invece appropriato l'appellativo scientifico di "glutinosa" perché, in effetti, la parte erbacea della pianta è piuttosto appiccicosa per l'abbondante presenza di ghiandole resinose di colore giallognolo.
Stachys glutinosa è una pianta endemica dell'isola di Capraia, della Corsica e della Sardegna.
In quest'ultima isola è piuttosto diffusa e vegeta in varie aree e a diverse altitudini, dalla costa alla media montagna, indifferentemente dal substrato.
Le immagini allegate provengono da varie località della Sardegna ma, principalmente, dall'area carbonatica di Perda Liana (Gairo-NU), ove questa specie mostra una spiccata tendenza rupicola.
(31 dicembre 2009)
(Ultima revisione:09/12/2019)
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