Siler montanum subsp. ogliastrinum - Laserpizio d'Ogliastra
Laserpizio d'Ogliastra
E’ una pianta erbacea perenne, Emicriptofita scaposa, appartenente alla famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae).
E' caratterizzata da un robusto rizoma sotterraneo da cui si originano fasci fogliari frammisti ai resti disseccati delle annate precedenti.
Le foglie sono più volte tripennate. Hanno i segmenti terminali ellittici o ovati-lanceolati, il margine cartilagineo, l’apice generalmente acuto e, non sempre, anche mucronato. La parte basale delle foglie è protetta da un'ampia guaina fibrosa. Si espandono in larghezza e lunghezza, rispettivamente, per circa venti e quaranta centimetri.
I fusti fioriferi sono ramificati. Sono fogliosi solo nell'area basale e sono dotati di brattee lanceolate di ridotte dimensioni nella parte superiore.
Le infiorescenze sono costituite da varie ombrelle circondate alla base da lunghe brattee lineari acuminate. Sono composte da circa venti raggi. I fiori, singolarmente poco appariscenti, sono formati da cinque petali bilobi bianchi.
La fioritura avviene nei mesi di giugno e luglio.
I frutti sono costituiti da una coppia di mericarpi alati lunghi sei-otto millimetri che si separano in fase di dispersione.
Questa breve descrizione e le immagini allegate si riferiscono a varie stazioni puntiformi presenti nel versante settentrionale del Montarbu di Seui (NU) e a un unico sito isolato rinvenuto nel territorio di Ussassai (NU). Malgrado la segregazione tra le due differenti popolazioni, al momento non sono state osservate differenze morfologiche. L'altitudine è compresa tra ottocento e milleduecento metri s.l.m.
Nei siti osservati, le piante vegetano su pareti verticali carbonatiche rivolte al settentrione o, comunque, fresche e ombrose. Prediligono, inoltre, una posizione protetta ad alcuni metri dal suolo. Le giovani piante rinvenute, con una certa frequenza, alla base delle pareti non sembrano destinate a sopravvivere, probabilmente a causa del pascolo degli animali selvatici. Similmente, non sembra sopravvivere a lungo anche qualche esemplare che cresce su scarpate terricole.
Nota di Botanica sistematica
(27 luglio 2013)
(Ultima revisione: 23/06/2022)
Torna alla pagina:
Piante endemiche della Sardegna
Torna alla pagina:
Flora della Sardegna