Scrophularia trifoliata - Scrofularia di Sardegna
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Scrofularia di Sardegna
E' una specie erbacea perenne, Emicriptofita scaposa, appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae.
La parte sotterranea è costituita da un corto fusto lignificato che, nel periodo autunnale, quando la vegetazione dell'annata precedente è ormai secca, emette i nuovi germogli. Dalla base del fusto si dipartono varie radici biancastre ingrossate, da queste si originano sparse radichette bianche. (Per visionare la tipologia dell'apparato radicale è sufficiente scalzare lateralmente la pianta per alcuni centimetri, senza danneggiarla)
Al massimo sviluppo annuale, la pianta è composta da uno o più fusti normalmente eretti. Sono alti fino a un metro e mezzo e hanno una sezione quadrangolare con gli spigoli prominenti ma poco o nulla alati.
Il fusto è foglioso per tutta la sua lunghezza. Ma nell'infiorescenza, che occupa fino alla metà della lunghezza, le dimensioni decrescono in maniera sensibile procedendo verso l'apice.
Nel tratto inferiore le foglie sono opposte. La lamina è pennatosetta ed è formata da tre-sette segmenti, dei quali quello apicale è di maggiori dimensioni. La superficie fogliare è variamente increspata e il margine dentato in maniera grossolana.
Le foglie (o brattee) fiorali sono intere. Solo raramente sono pennatosette nel tratto inferiore degli esemplari più rigogliosi.
Gli esemplari poco sviluppati, come quelli rupicoli, possono avere foglie e brattee tutte intere.
I fiori sono raccolti all'ascella delle brattee in verticilli bipari. I verticilli sono generalmente piuttosto ricchi, possono comunque essere formati da due fiori fino a una ventina, però a fioritura progressiva. L'intera pianta è glabra ma i pedicelli sono cosparsi da peli ghiandolari sessili e, in misura minore, anche il calice.
Il calice è formato da cinque lobi arrotondati (o un po' allungati) circondati di uno stretto bordo membranaceo.
La corolla è tubulosa e termina con cinque lobi, anch’essi arrotondati. I lobi sono allargati verso l'esterno e i due superiori più lunghi e sporgenti rispetto agli altri. Il colore varia dal giallo-verdastro al salmone al rosso corallo intenso. E’ visibilmente punteggiata da numerose ghiandole nere, anch’esse sessili.
La fioritura ricade nei mesi di aprile, maggio e giugno.
Il frutto è costituito da una capsula bivalve piriforme con l’apice acuminato che conserva a lungo lo stilo contorto. La sua superficie è caratterizzata da un reticolo di venature in leggero rilievo. La capsula si apre parzialmente a maturità facendo cadere in maniera graduale i semi.
I semi sono piuttosto numerosi, il colore è nero e la forma è irregolare e tendenzialmente allungata. Sono lunghi da otto decimi a un millimetro, o poco più. La superficie è increspata da un insieme di creste ed alveoli disposti vagamente in senso longitudinale.
Scrophularia trifoliata (Scrofularia di Sardegna) è una specie endemica della Corsica, della Sardegna e dell'Arcipelago toscano. In Sardegna è abbastanza comune ed è diffusa in tutta l'isola ma in maniera puntiforme.
Questa descrizione e le immagini allegate sono riferite a varie stazioni della Sardegna orientale e settentrionale, da duecento a mille metri di altitudine. L'ambiente di crescita è tendenzialmente fresco-umido, almeno per una parte dell'anno. Piccoli gruppi di piante sono stati rivenuti in forre, margini boschivi, angoli riparati e microambienti, sia sul terreno sia sulla roccia, indipendentemente dalla natura del substrato.
Nota di Botanica sistematica
Gli esemplari poco sviluppati, che hanno foglie e brattee tutte intere, potrebbero ricadere in Scrophularia trifoliata var. integrifolia, descritta da J. Gamisans per la Corsica.
(24 ottobre 2020)
(Ultima revisione: 19/12/2020)
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