Ribes sardoum - Ribes sardo
Ribes sardo
E' un piccolo arbusto caducifoglio appartenente alla famiglia delle Grossulariaceae (o, per alcuni autori, delle Saxifragaceae).
L'aspetto generale della pianta è di un cespuglio rotondeggiate e piuttosto intricato. Poiché, pur essendo i giovani rami eretti e ascendenti, i vecchi tendono ad assumere un andamento contorto.
La maggioranza della popolazione è piuttosto vecchia, anche se l'età reale sembra indecifrabile. Tuttavia colpisce la grande vitalità della maggior parte degli esemplari osservati, rivelata dai numerosissimi giovani getti di colore rossiccio che s’innalzano sopra le piante. I vecchi rami, da individuare nelle parti basse delle piante, nascosti nell'intrico di rami e foglie, sono invece di colore grigio chiaro.
L'altezza massima oscilla tra un metro e un metro e mezzo.
Le foglie sono piuttosto piccole, circa due centimetri di diametro. Hanno una forma vagamente trilobata e il margine irregolarmente dentato. Il picciolo è relativamente lungo rispetto alle dimensioni della foglia, circa 1,5-2 centimetri. Le foglie tendono a essere ghiandolose, sia nella pagina superiore sia in quella inferiore. Il picciolo e la pagina inferiore delle foglie sono debolmente tomentosi.
I fiori, che sono piccoli e normalmente solitari (solo talvolta doppi), si sviluppano alla base dei giovani getti.
La fioritura, che avviene ad aprile-maggio, è regolare. Tuttavia, per problemi di allegagione, la fruttificazione si presenta subito piuttosto scarsa. Inoltre, solo una piccolissima parte dei frutti giungerà a regolare maturazione. Molti di essi, come si può notare da alcune immagini, seccheranno prima.
I frutti maturi sono sub-sferici, hanno un diametro di circa sette millimetri e sono di colore è rosso vivo. Il loro sapore a noi è sembrato piuttosto amaro e non gradevole.
La maturazione avviene tra la fine di agosto e l'inizio di settembre. (Nelle immagini presentate la maturazione non è ancora completa, essendo state riprese qualche tempo prima).
Il Ribes sardoum è una specie endemica esclusiva della Sardegna e vegeta unicamente sul monte Corrasi (Oliena-NU). Qui vive un'unica popolazione, isolata e protetta, in uno degli innumerevoli anfratti rocciosi di questa impervia montagna calcarea. Non si può dire “sopravvive” perché a noi è sembrata in ottime condizioni vegetative e non sembra particolarmente gradita agli animali.
Per le conoscenze attuali, pare che non si sia diffuso in altre località. Questo è dovuto alla ridottissima fruttificazione e, forse, ad altre cause che al momento sfuggono. Si può anche supporre che i frutti siano poco graditi agli animali. A riprova di ciò, oltre alle impressioni soggettive, si può addurre la loro lunga persistenza sulla pianta in un ambiente di fine estate piuttosto povero di elementi nutritivi, avendo anche rilevato una discreta presenza di volatili. Anche la "diffusione a macchia d'olio" delle piante potrebbe essere dovuta alla cascola naturale dei frutti con conseguente germinazione ai piedi della pianta madre. Considerando la tipologia dei frutti e le caratteristiche dell'habitat, sembrano da escludere possibilità di dispersione dei semi che non siano da attribuire all'azione degli animali che si cibano dei frutti.
Sembrerebbe superfluo aggiungere che questa popolazione andrebbe adeguatamente tutelata perché, anche una piccola variazione dell’attuale equilibrio ambientale, potrebbe portare alla sua estinzione.
(01 settembre 2011)
(Ultima revisione: 15/03/2016)
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