Medicago sativa - Erba medica comune selvatica
Erba medica comune selvatica
E’ una pianta erbacea perenne, Emicriptofita scaposa per il sistema Raunkiær, appartenente alla famiglia delle Fabaceae (o Leguminosae).
L'Erba medica comune era conosciuta e coltivata già nell'antichità classica. Il nome deriva dalla Media (vasta regione a sud del Mar Caspio oggi compresa nell'Iran) dalla quale era considerata originaria. Nei tempi attuali è ampiamente coltivata, sopratutto come pianta foraggera e talora naturalizzata, a livello globale.
Questa descrizione e le immagini allegate si riferiscono a due popolazioni spontanee che vegetano lungo alcuni margini stradali.
Le piante sono generalmente formate da numerosi fusti erbacei eretti o ascendenti che si originano da un consistente apparato radicale. Nei casi in cui l'ambiente è particolarmente favorevole, soprattutto per la presenza costante di umidità, le piante possono assumere un portamento denso e cespitoso con numerosi rami arcuato-decombenti. In queste situazioni, la lunghezza massima dei rami è prossima a un metro.
Le piante si presentano abbondantemente fogliose già dalla base. Le foglie sono a disposizione alterna e composte da una triade di segmenti da obovati a oblungo ellittici. Il margine dei segmenti è crenato, soprattutto nella parte apicale. L'apice è talora tronco, talora acuto o arrotondato, talora apicolato e dotato di una resta ben evidente.
L'infiorescenza è molto ricca ed è composta da numerosi racemi lungamente peduncolati.
I racemi hanno un aspetto vagamente globulare, compatto e fittamente composto da alcune decine di fiori.
I singoli fiori sono retti da brevissimi pedicelli che reggono il calice leggermente campanulato. Il calice è caratterizzato da cinque denti lineari lesiniformi assai più lunghi del tubo.
La corolla è papilionacea e presenta una vistosa colorazione violacea di tonalità e intensità variabili. I casi con fiori bianchi sono piuttosto rari e ne abbiamo rinvenuto un solo esemplare, presentato nelle immagini allegate.
Il periodo di fioritura è piuttosto lungo e si estende dalla primavera all'autunno.
Il frutto è costituito da un legume avvolto a spirale con 1-3 spire tra loro distanziate. Il diametro rilevato è di cinque-sei millimetri e la superficie è rugosa e tomentosa per la presenza di peli appressati. Il colore può variare dal marrone chiaro al bruno scuro.
I semi sono vagamente ellittici e caratterizzati da una protuberanza laterale. La lunghezza è di due millimetri o poco più. La superficie è leggermente opaca e di colore castano chiaro.
I due siti presi in esame sono entrambi nella Sardegna centro-orientale. Il primo in ambiente moderatamente fresco di pianura a quaranta metri di altitudine, l'altro in area collinare a circa trecento metri di altitudine, in ambiente umido. Questa seconda popolazione si presenta assai più numerosa e rigogliosa.
(26 settembre 2024)
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