Bellium bellidioides - Pratolina spatolata
Pratolina spatolata
E' una specie erbacea perenne e stolonifera che tende a formare densi tappeti fitti di piante. Per il sistema Raunkiær è un'Emicriptofita rosulata e appartiene alla famiglia delle Asteraceae (o Compositae).
E' formata da un'esile radice fittonante che regge una rosetta fogliare acaule da cui si dipartono vari stoloni superficiali che, in ambiente roccioso, possono essere anche aerei. Le foglie sono di consistenza grassetta e a lamina spatolata progressivamente ristretta in un lungo picciolo. Si è rilevato una larghezza fino a cinque millimetri e una lunghezza, molto variabile, fino a venti millimetri. La loro superficie è lucida, senza nervature evidenti, a margine intero, cosparsa da una rada peluria appressata, solo talvolta più consistente.
I numerosi fiori sono portati da un esile peduncolo unifloro bruno-rossiccio dal diametro di 0,3-0,5 mm e una lunghezza fino a quindici centimetri. Similmente alle foglie, anch'esso è cosparso da una rada peluria appressata, talvolta piuttosto fitta. I capolini hanno un diametro di dodici-quindici millimetri. Le ligule sono superiormente di colore bianco mentre sul dorso presentano un'appariscente stria longitudinale rossastra. L'involucro è composto da brattee lanceolate acute lunghe tre-quattro millimetri. Sono di colore rossiccio e irsute sul dorso. La fioritura avviene nel periodo primaverile-estivo, in funzione dell'altitudine.
Il frutto è costituito da acheni lunghi circa un millimetro densamente ricoperti da una peluria appressata. Sono sormontati da un pappo di setole scabre lunghe un millimetro o poco più. Le setole sono intercalate da minuscole squame scariose che, nell'insieme, formano una coroncina tra l'achenio e la base del pappo. Gli acheni contengono un solo seme di misura poco inferiore e di forma ovoide allungata, compressa lateralmente. Il colore è rossiccio scuro e l'aspetto è lucido brillante.
Bellium bellidioides (Pratolina spatolata) ha una diffusione limitata circoscritta alla Sardegna, alla vicina Corsica e alle isole Baleari. Tuttavia, un po' stranamente, allo stato attuale non è più considerata una specie endemica. Predilige ambienti fresco-umidi, anche ombrosi, sia sul libero terreno sia in ambiente rupicolo. Si può rinvenire presso sorgenti, risorgive, rivoli montani, terreni temporaneamente inondati e rocce umide e stillicidiose.
In Sardegna vegeta dalle scogliere marine fino alle parti sommitali dei monti del Gennargentu.
Può essere interessante osservare come la stessa specie, che predilige habitat umidi anche montani e lungamente innevati, possa essere rinvenuta al livello del mare in un ambiente essenzialmente arido e asciutto, a pochi metri dalle onde e sottoposto a influssi salmastri. Qui sembra aver trovato una sua nicchia ecologica in siti, generalmente ombrosi, nei pochi centimetri di terra e humus che si accumulano tra le rocce al riparo dei venti e delle onde. Le piante sembrano aver perso la capacità di emettere stoloni e probabilmente hanno sviluppato qualche altra forma di adattamento che permette loro di superare, in maniera egregia, la lunga estate mediterranea.
La presente descrizione e le immagini allegate si riferiscono alle popolazioni rinvenute nella Sardegna centro-orientale dal livello del mare fino alle cime dei monti del Gennargentu.
(05 ottobre 2018)
(Ultima revisione: 19/03/2021)
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