Asplenium septentrionale subsp. septentrionale - Asplenio settentrionale
Asplenio settentrionale
Appartengono a questa divisione varie famiglie di piante, tra cui le più note sono felci ed equiseti. Si differenziano dalle cosiddette "piante superiori" perché la loro riproduzione non avviene tramite i semi, ma per mezzo di spore racchiuse negli sporangi che sono abitualmente, ma non sempre, posti nella pagina inferiore delle foglie.
Le fronde sono alquanto diverse da come ci si aspetterebbe per una felce. Ricordano invece quelle di una Graminacea e un'osservazione poco attenta e uno sguardo frettoloso potrebbero rimanere ingannati. Esse sono lineari, parallelinervie e suddivise in segmenti di lunghezza variabile. Il margine è intero, la lamina è glabra, coriacea, di un bel colore verde in entrambe le pagine. L'aspetto più caratteristico è dato dagli apici dei segmenti fogliari che terminano con un’irregolare e pronunciata dentatura.
L'altezza della pianta è di circa dieci-venti centimetri.
Gli sporangi (o sori) sono portati dalla pagina inferiore delle foglie fertili.
Come già detto, è una specie molto diversa dalle altre felci, sia per la forma delle foglie che potrebbero essere scambiate per quelle di una graminacea sia per l'habitat piuttosto secco, asciutto ed esposto ai venti e alle intemperie. Per questo motivo, come si può notare dalle immagini allegate, molte piante sono piuttosto malridotte, ma questa era la situazione e così l'abbiamo documentata.
Asplenium septentrionale subsp. septentrionale (Asplenio settentrionale), come suggerisce anche il nome, è una specie che predilige le aree fredde e temperato-fredde dell'emisfero settentrionale e vegeta su substrato siliceo.
In Sardegna non è molto diffuso, ne abbiamo rinvenuto non molti esemplari scrutando nelle fessure delle rocce e dei massi sui monti del Gennargentu e su alcuni rilievi del settore centro-orientale tra mille e millesettecento metri di altitudine.
(22 dicembre 2011)
(Ultima revisione: 23/02/2021)
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